L’osservazione dello spazio riserva sempre sorprese. Una tra le galassie più antiche dell’universo è stata scoperta grazie ai telescopi spaziali Hubble e Spitzer della Nasa. Il sistema sotto osservazione, chiamato A1689-zD1, si sarebbe formato 700 milioni di anni fa, alla fine dell’età oscura, un periodo, cominciato circa 400 milioni di anni dopo il Big Bang, in cui l’universo era “pieno” di nuvole di idrogeno freddo e non c’erano stelle. Secondo gli astronomi americani, la galassia sotto osservazione sarebbe una delle prime a essersi formata dopo questo periodo “buio”. I dati raccolti dai telescopi saranno pubblicati sulla rivista Astrophysical Journal. Le immagini sono disponibili sul sito del satellite Hubble.
La galassia sembra formata da un insieme di centinaia di milioni di stelle in una regione molto compatta di circa duemila anni luce di grandezza, piccola rispetto alla larghezza della nostra Via Lattea. Inoltre, A1689-zD1 è talmente lontana che non sarebbe stata visibile da Hubble e Spitzer senza l’aiuto di un “telescopio naturale”, una galassia vicina, conosciuta come Abel 1689, che ha contribuito ad aumentare la luminosità del sistema in osservazione. “Siamo rimasti sicuramente sorpresi nello scoprire una galassia ancora così brillante dopo 12,8 miliardi di anni”, ha dichiarato Garth Illingworth dell’Università della California, a Santa Cruz, uno degli astronomi che hanno collaborato allo studio. “Questo è lo sguardo più dettagliato che sia andato, finora, così indietro nel tempo”.
Lo studio delle immagini giunte dallo spazio dovrebbe aiutare a raccogliere maggiori informazioni sulla nascita delle galassie e la loro evoluzione. Inoltre, A1689-zD1 potrebbe rappresentare il nuovo obiettivo su cui puntare il James Webb Space Telescope, il successore del telescopio satellitare Hubble, il cui lancio è previsto per il 2013. Nel frattempo, lo studio di questa galassia potrebbe continuare anche dall’osservatorio terrestre hawaiano di Mauna Kea. (s.m.)