Potrà essere utilizzato nelle terapie per recuperare i danni muscolari legati all’età. E per conservare la forza e il tono delle fibre. Si tratta dell’mIgf1, il fattore proteico studiato recentemente da un’équipe di medici del Dipartimento di Istologia ed Embriologia dell’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con il Massachusetts General Hospital-East della Harvard University degli Stati Uniti. La ricerca che ha indagato il comportamento dell’mIgf1, è stata finanziata dalla Muscolar Distrophy Association degli Stati Uniti e sarà pubblicata su Nature Genetics di febbraio. I ricercatori, guidati da Antonio Musarò dell’università romana, hanno modificato geneticamente un campione di topi per aumentare la capacità di produrre l’mIgf1, ovvero l’Insulin-like growth factor 1. E per sviluppare, quindi, la crescita dei muscoli volontari. Questa proteina aiuta infatti i muscoli a rigenerarsi ma, con il passare degli anni, la sua riduzione blocca e fa regredire il processo, arrivando a provocare nelle persone anziane fenomeni di debilitazione. I ricercatori, attraverso la sperimentazione sulle cavie, hanno notato che aumentando i livelli di mIgf1 nel muscolo degli animali transgenici, i meccanismi di rigenerazione muscolare rimangono inalterati anche durante l’invecchiamento. Ma non solo. I topi transgenici hanno mostrato una marcata ipertrofia muscolare e un aumento della forza muscolare rispetto ai topi non modificati. Inoltre, secondo i ricercatori, l’mIgf1 è in grado anche di recuperare la funzionalità dei muscoli già danneggiati di soggetti anziani, mantenendo inalterato il processo di rigenerazione muscolare. (p.c.)