Una proteina di 80 milioni di anni

La proteina di un dinosauro, rimasta perfettamente conservata per 80 milioni di anni. Una scoperta eccezionale per la paleontologia. A ritrovare il fossile e a identificare le fragili ma intatte catene proteiche all’interno di un tessuto molle sono stati Mary Schvweitzer della North Carolina State University e John Asara del Beth Israel Deaconess Medical Center (Harvard Medical School), che ne danno notizia oggi su Science.

I due ricercatori  hanno ritrovato un femore posteriore di un Brachylophosaurus canadensis, un adrosauro. Invece di scavare il fossile sul campo, Schvweitzer e Asara hanno estratto il reperto ancora inglobato nello strato di arenaria e lo hanno trasportato in laboratorio, per evitare contaminazioni.

Analizzando i campioni al microscopio elettronico gli scienziati hanno osservato che del materiale estratto assomigliava molto al collagene, una proteina che si trova nei tessuti connettivi. Attraverso una particolare tecnica di spettrometria di massa, capace di produrre sequenze di aminoacidi (i componenti delle proteine) con una risoluzione molto alta, il loro sospetto è stato confermato. L’analisi ha permesso infatti di identificare otto catene di aminoacidi (o peptidi) appartenenti a una catena di collagene. Tessuti molli e proteine possono dunque conservarsi per milioni di anni.

I ricercatori hanno voluto eseguire le analisi in due laboratori indipendenti per essere certi dei risultati. Già nell’aprile del 2007, infatti, i due paleontologi avevano descritto su Science una proteina fossile estratta da un frammento di osso di un Tirannosaurus rex di 68 milioni di anni fa, ma i risultati delle analisi erano poi stati messi in discussione dalla comunità scientifica, perché esistono forti dubbi che una proteina possa conservarsi per periodi tanto lunghi.

“Ora abbiamo identificato il doppio degli aminoacidi rispetto alla proteina isolata dal T. rex, e abbiamo ottenuto uno spettro di alta qualità”, ha commentato Schweitzer: “Con questa nuove analisi speriamo di poter riabilitare anche lo studio precedente”.

I peptidi trovati nei resti dell’adrosauro hanno rivelato una parentela molto più stretta con le famiglie di proteine dei moderni uccelli che non con quelle degli alligatori. Molto ancora si sta cercando di capire sui progenitori ancestrali di rettili e uccelli e sulle diverse famiglie di dinosauri e la loro evoluzione. (c.v.)

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