La capacità di adattamento degli animali riguarda anche i suoni che emettono. A seconda della situazione sociale, infatti, vengono modulati fischi, guaiti e cinguettii. Lo dimostra un insieme di studi pubblicati su un numero speciale del Journal of Comparative Psychology.
Una specie di delfino (Tursiops truncatus), per esempio, quando si trova in grandi gruppi, aumenta il numero di fischi prodotti, ma abbassa la “voce”, per evitare di non riuscire ad ascoltare gli altri a causa del troppo rumore. Il maschio di una particolare specie di raganella (Hyla versicolor), invece, se sono presenti altri maschi, cambia il ritmo del proprio gracidare per farsi notare dalle femmine.
Ma anche gli insetti sono in grado di adattarsi alle situazioni. Due diverse specie di cavallette del Nord America, infatti, usano metodi differenti per sincronizzare i propri frinii. Se la sincronia dei suoni prodotti dalla Neoconocephalus spiza è dovuta alla competizione tra i maschi, la N. nebrascensis sembra, invece, basarsi sulla loro cooperazione – così da rendere più semplice alle femmine notare le caratteristiche distintive delle loro chiamate.
“L’analisi dei dati sull’imitazione, la convergenza vocale e la compensazione del rumore”, sottolinea Peter Tyack, ricercatore del Woods Hole Oceanographic Institution e autore di uno degli articoli della raccolta, “suggerisce una variabilità interspecifica nell’apprendimento vocale, soprattutto tra i mammiferi, più ampia rispetto a quanto creduto sinora”. (a.g.)