Quasi due milioni di litri di soia contaminata da mais transgenico sono stati sequestrati dal governo statunitense. E’ l’allarme lanciato da un comunicato dell’ associazione ambientalista Greenpeace che spiega: il mais geneticamente modificato per ottenere prodotti ad uso farmaceutico o industriale ha contaminato degli stock destinati al consumo ordinario. Quest’anno i semi del mais sono rigerminati in un campo coltivato a soia. Non è il primo caso di contaminazione genetica: negli ultimi tre mesi la Prodigene, l’azienda biotech con sede in Texas che ha prodotto il mais, era stata già accusata di aver provocato la contaminazione per impollinazione di circa 40 ettari di mais, successivamente distrutti. Secondo Luca Colombo, responsabile campagna Ogm di Greenpeace Italia, è l’ennesima prova dei rischi che si corrono a coltivare in campo aperto piante ad uso farmaceutico, “i cui geni possono diffondersi nell’ambiente, sia in specie selvatiche che in quelle destinate al consumo umano”. (p.c.)