L’eccessivo rumore prodotto dalle attività urbane indurrebbe gli usignoli a cantare ad un volume più alto superando addirittura i limiti imposti dalla legge. Durante le ricerche effettuate nel 2001 e 2002 da Henrick Brumm presso l’Università di Berlino, furono registrati i canti degli uccelli presenti in città e dalle analisi successive risultò che gli uccelli in risposta al rumore del traffico cantavano con un volume più alto di circa 14 decibel. L’aumento del volume del canto degli usignoli corrisponde a un notevole aumento della pressione dell’aria impressa dai polmoni. “Il più forte che registrai era di circa 95 decibel”, ha affermato Brumm in una intervista a New Scientist, “quasi come il rumore emesso da un camion”. Brumm inoltre ha verificato che l’esposizione prolungata a 80 decibel per due ore consecutive può creare seri problemi all’udito delle persone. Non a caso una legge europea vieta agli operai di esporsi senza protezione a suoni che superano gli 87 decibel. Gli usignoli sono uccelli migratori provenienti dall’Africa che arrivano nella stagione estiva sui cieli d’Europa. I maschi cantano più frequentemente nel mese di maggio quando inizia la stagione degli accoppiamenti ed ogni individuo emette un suono per attrarre la femmina e per delimitare il proprio territorio. (m.z.)