Akainacephalus johnsoni: è questo il nome dato alla nuova specie di dinosauro appena identificata da un team di ricercatori dell’University of Utah negli Stati Uniti, che descrivono lo straordinario ritrovamento sulla rivista scientifica PeerJ. Lo studio conferma che il nuovo dinosauro rappresenta un nuovo genere e una nuova specie.
Il nome del genere deriva dalle parole greche akaina, che significa “spina” o “punta”, e cephalus, che significa “testa”. L’esemplare ha infatti una caratteristica distintiva, quale la presenza di punte e corna sull’armatura che ricopre la testa e il muso. L’epiteto della specie johnsoni è stato scelto in onore di Randy Johnson, un volontario del museo che ha abilmente preparato il cranio dell’esemplare, impiegando centinaia di ore di meticoloso lavoro.
I fossili sono stati rinvenuti nella formazione Kaiparowits, nel Grand Staircase-Escalante National Monument (GSENM) nello Utah meridionale durante una spedizione paleontologica nel 2008. Il ritrovamento è davvero straordinario, dato che si tratta del più completo scheletro di dinosauro anchilosauride del tardo Cretaceo rinvenuto negli Stati Uniti occidentali. I reperti fossili infatti comprendono un cranio completo, un’armatura ossea con due anelli del collo e placche appuntite, varie ossa delle zampe anteriori e posteriori, gran parte della colonna vertebrale ed una coda quasi completa con mazza caudale.
Vissuto circa 76 milioni di anni fa durante il tardo periodo Cretaceo, Akainacephalus johnsoni era un dinosauro quadrupede di taglia media, lungo 4-5 metri e alto 1-1,5 metri ai fianchi. Era ricoperto da un’armatura ossea dalla testa alla coda, con placche di varie dimensioni, chiamate osteodermi, che si ritiene avessero una funzione protettiva. Inoltre aveva spuntoni e corna sul cranio e sul muso e una grande mazza all’estremità della coda. Akainacephalus johnsoni apparteneva ad una famiglia di dinosauri corazzati erbivori chiamati Anchilosauridi, che vissero in Asia e in America settentrionale durante il periodo tardo Cretaceo (100-66 milioni di anni fa).
Ci si aspettava che il nuovo dinosauro somigliasse ad altri Anchilosauridi del tardo Cretaceo rinvenuti nell’America settentrionale. La nuova ricerca ha portato invece a risultati inattesi, visto che le caratteristiche distintive di Akainacephalus, in particolare l’armatura ossea con punte e coni sul cranio e sul muso, sono più simili a quelle di Anchilosauridi asiatici. Akainacephalus infatti è più strettamente imparentato con Anchilosauridi asiatici, come Saichania e Tarchia, che con altri Anchilosauridi nord-americani, come Ankylosaurus ed Euoplocephalus, che invece possiedono un’armatura del cranio liscia.
“Sarebbe ragionevole pensare che gli Anchilosauridi dello Utah siano legati a quelli trovati altrove in America settentrionale” – ha sottolineato Randall Irmis, coautore dello studio. “Quindi siamo stati davvero sorpresi nello scoprire che Akainacephalus fosse così strettamente imparentato con le specie asiatiche”. Quale la possibile spiegazione?
Secondo Jelle Wiersma, primo autore dello studio, la distribuzione geografica degli Anchilosauridi fu il risultato dell’abbassamento del livello del mare in intervalli di tempo geologicamente brevi, che periodicamente può aver esposto il ponte continentale di Beringia tra America ed Eurasia, in modo da consentire ad Akainacephalus johnsoni e ad altri animali di muoversi dall’Asia all’America settentrionale.
Riferimenti: PeerJ