Ogni giorno, sulle strade viaggiano migliaia di animali destinati all’allevamento e alla macellazione. Questi animali sono trasportati in gran parte su camion, con viaggi di decide di ore, spesso in condizioni drammatiche, a volte senza riposo o cibo e acqua adeguati, a temperature che in estate superano i 40 gradi. Una terribile agonia che può portare rapidamente alla morte. Per combattere questo fenomeno criminale la polizia stradale ha ora a disposizione uno strumento in più: il “Manuale per la gestione del controllo del benessere animale durante il trasporto su strada”, pubblicato dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero dell’Interno, la Lega antivivisezione (Lav), l’associazione Animals’ angels e la Federazione nazionale degli ordini dei veterinari italiani (Fnovi).
“Il manuale è un modo efficace di operare con le istituzioni del Paese al fine di promuovere la corretta applicazione delle norme sul benessere degli animali”, afferma Roberto Bennati, vicepresidente della Lav. Il libretto, redatto sulla base della normativa europea in materia, ripresa dal Decreto Legislativo 151 del 2007, verrà distribuito a 25 mila agenti della polizia stradale.
Il nuovo regolamento si fonda sul principio che gli animali non devono essere trasportati in condizioni tali da esporli a lesioni o sofferenze inutili e si applica a tutti i trasporti di vertebrati vivi legati a un’attività economica (i cosiddetti animali da reddito). In Italia questo traffico ha numeri impressionanti. Nel 2007, infatti, l’Italia ha importato dall’Unione quasi 2 milioni di bovini, 11 milioni di volatili da cortile, più di un milione di suini e altrettanti ovicaprini.
Il regolamento interviene, nel caso di gravi violazioni, con multe che arrivano fino a 15 mila euro. Ma, si nota nel manuale, la nuova normativa non sanziona solo i trasportatori – per i quali sono previsti certificati di idoneità, autorizzazioni e sistemi di tracciabilità – ma punisce anche allevatori, commercianti e operatori di centri di raccolta, posti di controllo e macelli, tutti ritenuti corresponsabili delle infrazioni.
Il decreto, inoltre, risolve uno dei punti deboli della legge precedente: il fermo amministrativo viene applicato anche ai mezzi appartenenti a trasportatori esteri, usati in passato per violare sistematicamente le norme sul benessere degli animali.
“Grazie al manuale, le Forze di Polizia e i Veterinari di Sanità Pubblica”, conclude Bennati, “avranno a disposizione un utile strumento informativo e di documentazione per incentivare i controlli e reprimere le violazioni”. (a.g.)