C’è uno strano tempismo in tutte le vicende che ruotano attorno al caso Stamina. Qualche giorno fa veniva annunciata la notizia che Davide Vannoni intendeva candidarsi alle europee, proprio mentre i medici di Brescia sospendevano i trattamenti del discusso metodo. Notizia però presto smentita da chi avrebbe dovuto accoglierlo tra le proprie file. Oggi invece arriva l’ufficialità: Vannoni si candida alle elezioni europee del prossimo maggio, e allo stesso tempo un giudice del Tribunale di Marsala ordina che vengano riprese le cure interrotte per un bambino.
Ufficialmente Vannoni si presenta con la forza politica Io Cambio- Maie (Movimento associativo italiani all’estero), che ha depositato presso l’ufficio elettorale della Corte d’Appello di Milano la lista con i propri candidati per la circoscrizione nord-ovest. Secondo in lista nelle circoscrizioni nord ovest, est e centro, è invece capolista al Sud e nelle isole. Ma avrebbe potuto scendere in campo anche con altri partiti come ha rivelato lo stesso un’intervista a Today: “Ho avuto proposte da altri due partiti molto più grandi. Per eleganza (i nomi, nda) non li faccio, tanto comunque chiamerebbero per smentire”.
Come due settimane fa all’annuncio della probabile candidatura, anche in questo caso la sua discesa in campo è motivata sempre dalle stesse ragioni: la possibilità, la volontà di difendere i diritti dei malati, nell’interesse dei pazienti, come fa sapere il patron di Stamina. “La nostra è una battaglia di libertà”, gli ha fatto eco Agostino D’Antuoni, segretario di Io Cambio “e insieme con Vannoni stiamo lottando per la libertà di curarsi”. Ma, lo ricordiamo, per il metodo Stamina di Davide Vannoni non ci sono prove di efficacia ad oggi.
Via: Wired.it
Credits immagine: R/DV/RS/Flickr
Berlusconi, Grillo… e ora anche questo?