Una pillola per aumentare la massa muscolare senza bisogno di esercizio fisico, in grado di proteggere dalle conseguenze dell’obesità: a questo potrebbe portare, un giorno, la una ricerca condotta al Vascular Biology Center (VBC) dell’Università di Augusta (USA) e appena presentata durante il meeting annuale della American Physiology Society a Chicago.
In uomini e topi, lo sviluppo muscolare è regolato dalla miostatina, una proteina che inibisce la crescita dei muscoli scheletrici. Quando il gene che ne codifica l’espressione viene soppresso, la massa muscolare aumenta: i ricercatori hanno pensato di sfruttare questo meccanismo per stimolare la crescita muscolare in topi-modello obesi ed evidenziarne eventuali vantaggi per la salute.
L’obesità è associata a numerosi fattori di rischio, principalmente a livello cardiovascolare e metabolico, tra cui insufficienza renale, ipertensione, alti livelli di colesterolo e tendenza a sviluppare resistenza all’insulina e diabete. L’esercizio fisico e il conseguente aumento di massa muscolare sono un aiuto fondamentale per contrastare queste patologie. Tuttavia, è stato osservato che nei soggetti obesi la produzione di miostatina è più elevata: ne risulta una struttura muscolare ridotta che, in una spirale viziosa, rende più arduo praticare attività fisica e sviluppare muscoli.
I ricercatori del VBC hanno monitorato gli effetti della soppressione della miostatina in topi magri ed obesi, che ha determinato in entrambi i gruppi l’aumento (atteso) di massa muscolare. Sebbene né il peso dei topi né il cibo consumato siano influenzati dalla mancanza di miostatina – i topi obesi continuano ad esserlo – i ricercatori hanno osservato un generale miglioramento delle condizioni di salute dei topi obesi “muscolosi”. La loro funzionalità cardiovascolare e metabolica risulta infatti confrontabile con quella dei topi magri e i loro fattori di rischio migliori rispetto a quelli compagni obesi non muscolosi (dove cioè non è stata inibita la produzione della proteinal).
Molti aspetti del legame tra i cambiamenti fisiologici determinati dalla mancanza di miostatina e quelli a livello vascolare e metabolico devono essere ancora chiariti, ma gli studi sulla miostatina sono finora molto promettenti e i ricercatori sperano di arrivare a sviluppare una pillola per proteggere dai rischi dell’obesità e non solo: l’inibizione della miostatina potrebbe avere applicazioni anche per la cura di altre patologie, come la distrofia muscolare.
Riferimenti: American Physiology Society