Tornare nel passato, paracadutarsi nel futuro e poi di nuovo nel presente: viaggiare nel tempo, il sogno di molti, è un tema che ricorre spesso nella letteratura e nel cinema – pensiamo a “Non ci resta che piangere” o “Ritorno al futuro” o ancora il più recente “Interstellar”. Anche se nel mondo macroscopico, nella realtà che conosciamo, viaggiare nel tempo non è un’opzione praticabile, nella teoria, invece, è possibile. Lo afferma uno studio condotto da due fisici affiliati all’Università del Queensland, Germain Tobar e l’italiano Fabio Costa. I due ricercatori hanno dimostrato che si può viaggiare nel tempo, a livello sempre teorico, superando alcuni ostacoli, ovvero paradossi matematici finora non risolti. I risultati del loro studio sono pubblicati su Classical and Quantum Gravity.
Viaggiare nel tempo: si può impedire la pandemia?
La domanda di oggi dei due fisici è: se nella realtà non è possibile, nella matematica, invece, viaggiare nel tempo si può? Per rispondere hanno dovuto sciogliere un paradosso matematico che impedisce – sempre a livello teorico – di viaggiare nel tempo. I due fisici hanno spiegato il paradosso con un esempio tratto dalla nostra vita quotidiana.
Nell’emergenza coronavirus si potrebbe tornare indietro, nel momento in cui il paziente zero contrae il Sars-Cov-2 e impedirne il contagio? La risposta, finora, era negativa. Se infatti una persona decide di viaggiare nel tempo per arrestare la pandemia, e poi, una volta compiuta la missione, ritorna ai giorni nostri, verrebbe poi a mancare nel ritorno al presente, la motivazione per cui la stessa persona dovrebbe di nuovo viaggiare nel tempo ritornando al passato. Insomma, l’intervento nel passato modificherebbe gli eventi futuri, interferendo anche con il libero arbitrio – un fenomeno non compatibile non solo con la realtà ma anche con le teorie.
Risolvere il paradosso
Come uscire da questo vicolo cieco? I fisici spiegano che il paradosso si scioglie in maniera semplice. In particolare, nell’universo matematico, che non è quello reale, le cose non vanno così come descritto. “Nell’esempio del coronavirus del paziente zero”, illustra Germain Tobar, “tu puoi provare e riuscire a evitare il contagio di quell’individuo. Ma nel compiere quest’azione tu stesso oppure qualcun altro contrae il coronavirus e diventa il paziente zero”. Insomma, nel mondo della matematica si può impedire un evento singolo ma non l’intera situazione. “Questo significa che, a prescindere da cosa farai – aggiunge il ricercatore – la pandemia si manifesterà. E fornirà al te stesso più giovane [quello che non ha ancora viaggiato nel tempo ndr] la motivazione di tornare indietro”.
Viaggiare nel tempo si può
La risposta alla domanda iniziale “viaggiare nel tempo è matematicamente possibile?” è “sì”. Questo perché il viaggio non implica un cambiamento sostanziale della realtà, ma l’avvento di una realtà temporale nuova. Nelle conclusioni i due autori scrivono che il loro modello dimostra la possibilità di viaggiare nel tempo in assenza di paradossi matematici e l’esistenza di curve chiuse (loop o anelli temporali) che rispettano questi requisiti. Questo e altri studi potranno essere utili anche per applicazioni nei computer quantistici, i computer del futuro.
Altri studi sui viaggi nel tempo
Se nel mondo macroscopico, nella realtà che conosciamo i viaggi nel tempo restano soltanto fantascienza, nella meccanica quantistica le cose sono un po’ differenti. Un discorso diverso vale infatti nel mondo quantistico delle particelle e degli atomi, dove già c’è qualche prova che si possa viaggiare nel tempo. Solo per fare un esempio, un gruppo dell’Istituto di fisica e tecnologia di Mosca è riuscito a riportare indietro nel tempo, di una frazione di secondo, lo stato di un computer quantistico.
Già in precedenza gli scienziati dell’Università del Queensland, fra cui lo stesso Fabio Costa, avevano mostrato che mischiando quantistica e relatività – da sempre incompatibili – si potrebbe ottenere in teoria ottenere una realtà temporale del tutto nuova, in cui non si sa cosa viene prima e cosa viene dopo. Con un complesso modello teorico i fisici avevano sovvertito l’ordine del tempo in un modo in cui il prima e il dopo diventano concetti relativi. Basandosi su questo e altri modelli, i computer quantistici potrebbero in futuro fare dei salti nel tempo, velocizzando molte operazioni.
Riferimenti: Classical and Quantum Gravity