Dalle acque profonde al largo dell’Isola di Terranova arriva una nuova specie di vongola gigante, raccolta per la prima volta più di 30 anni fa. La scoperta dei ricercatori canadesi del Bedford Institute of Oceanography, pubblicata su Zootaxa, è il frutto dell’analisi del Dna seguito da studi comparativi di altre vongole giganti provenienti da collezioni museali.
“Questo è il culmine di una storia iniziata decenni fa, quando, come studente di dottorato, ho osservato questa vongola da un sommergibile sottomarino al largo della costa di Terranova”, spiega l’autore Jean-Marc Gagnon del Canadian Museum of Nature di Ottawa. “All’inizio abbiamo pensato che fosse una specie europea”.
La vongola gigante, tra i 9 e i 15 cm di lunghezza circa, è da due a tre volte più grande di un mollusco tradizionale. Questa creatura si attacca ai ripidi affioramenti rocciosi dei canyon che ospitano altre specie di acque profonde, come i coralli d’acqua fredda. Il nome scientifico del mollusco, Acesta cryptadelphe, significa “fratello criptico” e si riferisce alla somiglianza nella forma e struttura con la varietà precedentemente descritta del mollusco gigante europeo, Acesta excavata.
Gli scienziati del Bio (Bedford Institute of Oceanography) hanno usato Ropos, un veicolo sommergibile con telecamere e braccia meccaniche, per trovare nuovi esemplari del mollusco nei canyon delle acque profonde della Gully Marine Protected Area. Prima ancora di tornare a riva, gli studiosi sono stati in grado di utilizzare le nuove tecnologie genetiche a bordo della nave oceanografica per trattare il Dna delle vongole. “Usare questa tecnologia ha permesso di fotografare e raccogliere campioni intatti, ed elaborare il Dna quando eravamo ancora in mare”, ha spiegato Kenchington, coautore dello studio. “La Gully MPA continua a stupirci con nuove scoperte. È un luogo straordinario”.
Anche se la forma e la struttura da soli non potrebbero differenziare le specie dell’Atlantico nord-occidentale dalle già conosciute specie europee, la nuova tecnologia del Dna e l’analisi genetica hanno dimostrato che la specie criptica è geneticamente distinta dalla vongola gigante europea.
“La nostra ostinazione è la prova che ci sono ricerche ancora da effettuare nel profondo nei nostri oceani, e che sia le collezioni museali che l’analisi genetica sono importanti risorse per avanzare nella conoscenza”, ha concluso Gagnon.
Riferimenti: Zootaxa DOI: http://dx.doi.org/10.11646/zootaxa.4007.2.1
Credits immagine: Fisheries and Oceans Canada