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Voto elettronico nel caos

Gli Stati Uniti, uno dei pochi paesi in cui le preferenze elettorali possono essere espresse anche elettronicamente, scoprono, con le presidenziali alle porte, di non fidarsi poi così tanto del voto via computer. Secondo quanto riportato su Nature starebbe infuriando una vera e propria battaglia legale per tentare di invalidare la votazione espletata con questo sistema. Circa il 30 per cento degli elettori voterà dal computer ma non risulta ancora chiaro quanto il software che lo consente sia effettivamente affidabile. Esiste inoltre un problema pratico che prescinde dalla sicurezza della rete: senza un voto scritto, risulta impossibile effettuare un conteggio manuale di controllo sulle preferenze espresse. Varie associazioni legali in favore dell’annullamento del voto elettronico si stanno muovendo per denunciarne l’incostituzionalità, e nei prossimi giorni si attendono le sentenze di diversi tribunali tirati in causa soprattutto negli stati in cui il problema è rilevante, laddove cioè la vittoria di uno dei candidati sarebbe questione di pochi voti. Ma potrebbe già essere troppo tardi: come spiega Bob Cohen, portavoce della Information Technology Association of America, se un’ordinanza bloccasse il voto elettronico ora, la Florida, per esempio, dovrebbe fronteggiare una vera crisi. Le richieste di ingiunzione continuano ad arrivare ma ancora non è chiaro se mai si vorranno, o si potranno, apportare modifiche alla legge prima della ormai prossima scadenza elettorale. (m.zi.)

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